LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

C A P I T O L O LXrX. Del Sdle. Ue 9&m te- specie Hi S'it e , di cui ci M' v î t mo tra p i at inteiri il gale es t rat to d a l l ' i ' q ua di farfara ò sia poz?o , ed il sai maria> • 1/ un è T al tro devono elegersi u- XÌ'VÌ , ao iHi , che si dissolvilo facilmente n e i r a c q j a , e d* un sapore pénétrante, I 1 Si i comune e purgat ivo, aperitivo, de* t e ' i v o> e disseccativo, sveglia T a p p e t i l o, facilita fa- digest ione, produce buoni efferti nei dolori col ici, e nella suppressione d^ O- rina » Si ad/opra nelp apop l eda, nelle con- vulsioni , e final mente nei lavamenti L*uso immoderato del Sai comune inf iam- ma gl i umo r i , e li fa venir a t r ao i l i an, produce per lo più Hropesie , e scorbut i. Egli contiene un liquor acido mescolato con alcune particelle di terra , e i alcuni solfi. Conviene m ogni t empo; e tempera- me n t o , mentre che se ne usi mederaiamente. Il Sai comune è il Sale minerale, e he sia in uso tra gli a l iment i. Egli fu chiamato- da Lucrezio , Panacea ; "da me r o, e da Pla- tone , Carpus dìvìnum , et Deo amicìssìmwn t perchè al tre vol te i «"agani nei loro s icr i t i- c] avevano sempre del sale mescolato con de'H f^in a pet get tare sop r a delie v i t ' i . ne: Plinio voile che non vi sia di più utile natura del sale , e del So l e. Pitagora dice con la scola di Salerno . O/n.iìs mensa male p9n:tur absque ss.ie.

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