LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

I S di nuovo che ia fermenrazione , ve ne segue manifestament e da questa sperienza che il calore nel nostro corpo non può riconoscere, se non la fermentazion de] sangue . .Aòbenchè mi sia schiarito fin qui di mol- te cose , ad ogni modo mi trovo senza co- gnizione della natura delle parti ohe com- pongono gli alimenti , e perchè le medesima sono così sottili , che si rendono insensibili , esamino la loro massa, ma come posso ne tampoco saper la figura delle parti che gli compongono , poiché per qualunque divisio- ne che ne faccia sono anco sempre compo- s t e, per questo non debbo aspettar di arri- var alla covni/.ìone delie loro part i , che do- po averne fatto una divisione delle sue par- ti essenziali,* e come non v ' è niente che possi rompere il tessuto di questi , e nel me- desimo tempo dissolvere separatamente tut- t e le sue parti che il fuoco, debbo perciò applicarmi con opri mio pensiero a far in modo che col dirli differenti gradi di moto, il medesimo possi dirmi separatamente tutte quelle parti , che ciberanno una egual massa e figura , e per mezz i di questo arer tutti i principii de! tristo F'Ìs'inti e separaci ac- ciocché esaminandoli diligentemente , possa scoprir le sue proprietà e figura , per mez- zo degli effetti,' esporto dunque diversi ali- menti nel modo sudeito, e mi forniscono quattro differenti corpi : il prrno mi sembra un cumulo di parti molto fluide e limpide,* il secondo una sostanza grassa ed infiamma- bile,* il terzo un corpo molto pesante , di un odore } e di un sapor ingrato ; ed i] quar>

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