LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
èif mento, frattanto in maggior quantità al\\ biliosi, che alli melanconici , ec. inacqua è un liquore, che non è in pre- gio per esser troppo comune. Ma se consi- derassimo le grandi utilità, che ella produ- ce certissimo, che la stimaressimo molto più (Tinfinite altre cose, le quali abbenchè pia rare , e più preziose , non li sono pa- reggiabili. Ed in vero senza V acqua nienti potrebbe esser travagliato dai,a natura sena la medesima non si f.irebbono ferment azio- ni , come abbiamo detto d" 1 onde ne segui« rebbe , che li misti non riceverebbero ac- crescimento alcuno. Senza el la, le parti va lanti d'un misto non essendo assai tempe* r a t e, ne ritenute, se ne fuggirebbero quasi tutte ; sicché ne seguirebbe manifestili-.enti ìa total "distruzione del misto. ^enza elfi analmente gì" 1 animali morirebbero dì sete. le parti combustibili s* abbruciarebbero, ê il restante sarebbe consumato dair ardor ii Soie. E perciò prevedendo P autore delà natura il continuo bisogno, che teniamo è questo peztoso liquore , ce ne ha presenta™ 1/ acqua essendo rarefatta dai calore A Sole si solleva infjno alla mezzana regie* d é p a r i a, onde ella è sostenuta per quale! t empo; dipoi se si trovano due venti co trarj , che la premino subito eìia distilla.; pioggia sopra la terra da cui poi scolla d« tro i fiumi, laghi, e c Abbenchè la pioggia fornisca , V acqua ? fiumi ec. Non per questo vogliamole Questo sia generalmente per tutto , pò^ in Egitto ove non piove se non raremei
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