LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
S i t ÎJ temperar! ; perchè produce orUnar ì imente • più in: i-"j-t-si/iì re che btìor.i effetti : Pei ah C r.m se è vero ciò (he dice Ippocrnte nes.i 5 su' i Aluii.-mi che è pericoloso lo s::-l ai i , li e roi subirò ramedarsi , pere! è bere ne ' gr a ir t di calori d ' es r i re di que s t ' a c c i e, che sono i f-s: iemalmente fiedde, f che me t o i o subito • il cur ro i-/i un stato opposto à quello che e- ra avan:i . Dunque non è meravi ; r ' iì se ne vediamo l ir.arere fciojnaìmenre malattie-» che sono per 8 Jo ] iù mo j t a ' ij con rurro ciò .<i teg; ira io I stesso, e la maggior pane ami riù tosto 6 periroiar l a i n vira-, o la [orfl sani à, che p-:i- f viti ciel piacere di Ieri; in ques a mani-r. . .Se I s i con entassero ancor* ni berercediocremen- l! te fresco, ques'i accidenti r on sarei cero ai? I meno così ire.] . e v i . f»tì o ] ' ' e , che »i ren- i dono i liquori jiù freddi, che sìa possioi- l ' l e , si trova ancor aia.ni che non contenti • di questo gliene tfietéBao ancor dentro. L 1 Iiaii.ini è li Spagnoli f imo ancóra i l [mede s imo; ma v"è da nor are eh* alena-* vo*l- ' te pacano quesfô.piîjtere con la perdi.a del- ira loro vira , 1 Alcuni da tori pretendono che if piaccio è ino/ro SaTtnevo'é , e pi^nnel'a f a r j i a l ' r i fa t-^nì suo sfarzo ci prov;in.e Î i ve Sei 1 < • col fhï che a van i , thè l'uso del ^t^çcim ft s e introdotto nella Sici l ia, .••iccome vivono in On aria calda , e che le loro ?.cqre le so- 'pò ancona assai, er^no tL'ffì gli anni esposti a fé I-bri m? I Ì 7 - e. Onde riferis:e che queste f: bri sparirono talmente copo P uso dei giacer , :hz si riconobbe per una gfasta cbm>
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