LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

distillazione alcuna gocci idi spirito, mf'sn* lamento un oìio pegaso,, i.i vece che quando niabileche non e altro die que i rog ìb del mosto il quale fa sminuzzato , e vo l i t i ' i ^a- topper la ferme ina'.ioti e . Onde si vele per- ciò che fu det to, che li prheipj del l 'uve ricevono un 1 al rerazione considerable per mezzo delia fermentazione, e che li vini possono esser diiferenti secondo che questi pnncipj furono più o meno sminuzzati : Per esempio . Li vini dolci si fmno per Tordinario met- tendo il s u g o jeile uve sopra del fuoco su- bito espresso, acciocché una parte de l l ' umi- dita se ne vada in vapori . Si mette di poi questo sago nelle bot t i, in cui si hscia fer- mentare, ma bisogna considerare che la fer- mentazione , che allora ii sopraggiunge non può essere che imperfetta, perchè una parte aeiie sue flemme essendo separate, li sali non sono molto disciolti, e strigati, per con- correre e rompere in questo modo le di luì pam oleaginose. Dunque ve ne segue, che queste parti capiUamentoye, non essendoché mediocremente esaltate, involeranno ancor HI parte 1 sali , ed in conseguenza che il vi- no sarà forte è nel medesimo tempo dolce. Ji vino moscato si fa nel modo seguente « «ascissa maturar Tuve, dopo se g;i ror- c e ».trappola , affinchè queste *on ricevino maggior nutrizione, e che s' arrostiscono daiP ardore del s o!e, di poi si racco'gono , e L "f esprime ^ mQ è rf f? f e r m e n t a r e * «•^ne e poco caiico di flemme, perchè l'i

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