LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
1 9 altro corpo flùido con qualche^etermiuazio- ne contraria, siccome entrando ne 1 suoi pori farà ogni sforzo di eommunicarli il suo mo- vimento,-è apparente che non p o r i avvan- zar senza perdere del suo, per esempio , se si spigne un pugno di terra nell'aria con sei gradi di moto, e sna pietra can quattro gra- di , e manifesto che la quantità del moro ab- benchè minor della pietra, che non lascie- rà d'andar più lontano per la ragione alle- gata. Del resto ella si scorge d^un color di cenere, e perchè mescolando una certa quan- tità di color bianco con un a'tra tal quanti- tà di nero mi trovo aver lo stesso colore , conchiudo, che questo non è un vero colo- re , ma bensì un composto di due colori } cioè di bianco f e di nera. Ora dunque vedo benìssimo che non posso sapere in che consista questo color di cene- re se primi non so in che consista 1 bianco ed il nero ,• laonde son cos.retto cimentare che cosa sia colore : e come il colore non è che un sentimento dell' anima, e che non ho sentimento alcuno se non all' occasione del- le impressioni fatte sopra deg'.i organi del mio corpo, ve ne segue ch'il colore altro non è che una sensazione dell 1 anima cagio- nata dall'impressione di qualche corpo sopra de.T organo della vista," ad ogû modo per toglier ogni scambiamento di noms distin- guerà questo sentimento che viene chiamato colore derivato dall'oggetto, da quel che mi sembra colorilo, che dimanderò color radi- cale ; e perchè mai sperimento questa sen- sazione, o più tosto questo colore derivato
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=