LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

Ci resta dunque da esaminare, perchè î solfi dopo d'averli compresisi rimettono , il che gli fa esser elastici; e cone V elastici- tà d'un corpo consiste h ciò ch'essendo pie- gato si rimette è che à sa che nieite tende alla di lui distruzione , ma ch'ali 1 incontro resta sempre nella sua maniera d' essere ria ta ito che qualche cosi glie la ficcia perde- r e , ve ne segue, che se quando fù_ piegato, non vi fosse gualche potenza motrice T che avesse fòrza di rimetterlo , eh -1 esso dovereb- be restar sempre piegato: Dunque come st' rimette , e che non può rimettersi se non è rimesso da qualche altro corpo, poiché un corpo non si move se non è rimessa per un al tro, e che finalmente non v' è ajrra poten- za motrice , che possa produr questo effetto che la materia ette rea, perei» si dee neces- sariamente conchiudere,- che n,>n si rimette se non perchè piegato, i lati de'pori della superfìcie concava s' accostano in qualche ma- r iera; il che fa che la materia eth r ia fa- cendo f >rza per continuarla sua strada , sfor- za i corpi elastici à rimettersi. Del resto i solfi anno molti usi ne 1 misti, servono primieramente ad '» ;iluppar li prin- cipii fermentativi, à modificar i sali accioc- ché s abbiano differenti odori e sapoti «rin- goilo ancor a grisa di legame le parti ter. Tee, e saline che confluiscono la solidezza de'corpi, poiché la terra essendo di na'uyi porosa non è cisposa per renderli sòlidi. Avendo dunqie una sufadente cofmzio'ie^ delle par i e?sen'''i\ii d'ogni alimento esami*. vvuìicla jTi*\r,àçvain cu,i. dobbiamo sçrvirseiiî

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