LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

questi piccioli animalet t i, che s'Osservano'n esso siano tanti f e t i , perchè come s imovo- no , è certissimo che si dovreòoe d i r , che già sono ani .nati , il chi è centro la fede, la quale e 1 insegni che Dio m i crea l 1 A ai- ma del feto uni ino se non nel ventre della m idre . In ol tre è ancor manifeste che non si forma nella cavità dell 1 utero pe<- il mi - schiamento d?l seme del maschio, con r umo re linfatico della f'emini, poi: iè olare mollis- s i ne esperienze contrarie, è appa r en t e, che se questi occupiti per gì 1 Antichi esaminas- sero diligentemente l 1 utero degT animali in, diversi tempi dopo il coi rò, vedrebbero con gran maraviglia , che niente si trova h es- so , sino al terzo giorno in circa dopo la concezione come fu osservato da mold au- tori moderni ne 1 conigl i. Conchiudiamo dunque che questi feti sono portati d ' a l t rove nelT utero ,• e perchè non gli resta altra comunicazione, con le tube falooiase, e queste g'C ova r i , e che si sco- vrouo nelle medesime tube trentasei ore i n circa dopo il coito de ' coni l i , corpi simili, ma più piccioli di quelli che si trovano do- po tre giorni ne l l ' u t e r o, dobbiamo dì nuo- vo conchiudere ch'esse altro non sono che semplici s t rade, che ricevona questi corpi dagl ova r i , e gli portano nella cavità deli 1 u t e r o. Dobbiamo tanto più confermarci in questo seati nento , quanto più si consider* che pigliato un 1 ovario d -1 un cadavere ai fe' mi n a , indi messo neli 1 acqua boliiente , tan- to quanto sarebbe cu'Jcer unJovo, levata la membrana comune si separano facilmente

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