LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia
To va groise F une pia del l' altre tutte co« perte d* una membrana propria . Non è il tutto mai s' osservano de j e vesicole nelle tube de l l ' ut ero, che la membrana comune dell 1 ovario non mi paia squarciata; in cui finalmente s ' osserva, che al t ret tante si t ro- vano ie cicat r ici, quanti sono i feti che quel animale ha dato fuori de! suo corpo . Con- vinti dunque che i feti degl' animali ànnoil loro principio da l fova della femina, fecon- dati dal seme del maschio è evidente che lo stesso dee esser degli feti uma n i ; perchè se è ve ro, come non v ' è dubbio, che T Au- tore della natura operi sempre per le stra- de le più sempl i c i, e le più degne d ' un D i o, perchè moltiplicar le leggi, che a sta- bilito per la propagazione della specie; e se quelle per cui trattiene tutti g ì ' altri anima- li è bastevole per quella de l l ' uomo? Per- chè stabilirne altre che cospirano al mede- simo effetto : Ma non è la sola ragione , che rende la cosa incontrastabile , vi sono ancor mol te esper ienze, che bravano lo stesso. I pr imi Anoromici del l 'Europa ci assicurano aver trovato molti feti in pii'i cadaveri u- mani nelle tube d e l l ' u t e r o. I suoi vasi om- belicali , placenta , e tutti dirtintamente for- ma t i . Ma ve b.mo al nostro proposi to. Ancjrfchè g l ' a l i me i t i , che si anno dagli vegetabili , fossero bastevoli di trat tenerci ben disposti , e che i primi uomini solo si cibassero d ' e s s i ; Non perciò volsero tut ti contentarsi di questa moderazione : ebbero poi solo la crudeltà di rubare agi' Animi li il loro iattÇj ed ov a , ina ogni volta più in-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=