LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

3 pediscono cP operar sopra dalia memo r ai nervosa ,' onde fermentando insieme , s rompe in minutissime parti il /oro tessuto, e ca r i ando queste di figura , nioilc , ed or- dinariamente , si distrugge integramente h loro forma » Ora dunque tutto ciò che può vivificare le pani solide , o fluide del no- stro corpo merita il nome d' al imento, se- condo questa definizione V aria dee esser un vero alimento. Jsd in vero non v" è alcuno, che non s 1 accorga del gran bisogno , che ne ha ad ogni momento per la conservazione della sua vita," il che fa che non sapressimo non cercarne V avvantaggio che P Animale riceve da quel lo. Osservo primieramente, che stringendo con un legame la trachea ad un «ane , che questo animale subito mo- re , e perchè non mere . che in quanto che il di 1 i cuore cessa di battere, che non cessa di battere ch' in quanto che gli manca la causa congionta del S.,*J movimento deb- bo perciò cercar il fluido che lo mette ita giuoco, ed in che maniera il medesimo viene a mancar coli 1 occasione del stringi- mento della trachea ,• Ora è certo che que- sto spiritoso fluido è portato ai cuore per mezzo del sangue, e non de 1 nervi , poiché continua a battere lo spazio di 50 ore dopo tagliati tutti li nervi che vanno rampeg- £Ìando nella di lui sostanza ( per P espe- rienza fitta dal famoso Cnirac Lettore delle facoltà di Mompaglieri sopra d 1 UT Care ) è manifesto che la legatura^ della trachea non può impedir il moto de\ cuore senza impedir che i{ sangue vi sia portato, 0 fi-

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