LEMERY - TRATTATO DEGLI ALIMENTI - 1818 copia

Il esse tutte scelte «nere . Così ristaurano la macchina, e nutriscono mol to; convengono nei tempi freddi, e nei temperamenti, e particolarmente alli convalescenti, ed à quel- li che sono d'un temperamento freddo ed umido. La Pernice è ottima in cibo, onde per la bontà della sua carne, sempre é cacciata dagl 1 uccellatori, la rossegiante è la miglio- re , e si nutrisce di lumache, di semi, e del- le sommità, tenere degli alberi, e piante a- romatiche. Molti Autori assicurano che le pernici sono così lubriche e lascive , che il maschio al primo incontro della femina non può impedirsi di spargere il seme î e che quando trova ovi della femina, gli rompe, affinchè ella non covandoli, resta con esso. La Pernice vive per T ordinario quindici ò sedeci anni , Aristotile racconta che ella vive alcune volte sino à venticinque . Final- mente el a è rosi grave , che non può sol- levarsi da terra , se non diffi:ilmente . Questa è molto salutevole agli convale- scenti,* non solamente perchè contiene mol- te parti balsamiche, proprie ad attaccarsi alle parti solide, ed in conseguenza da ri- staurare , ma ancora perchè contiene molti sali volatili che trattengono i liquori in uni giusta fluidità , e perchè accrescono la quan- tità degli spiriti animi l i. Quando ella è vec- chia , come per la fermentazione delli di lei umori, si sono insensibilmente dissipate le parti le più volatili e balsamiche ,• perciò ia sua carne resta dura, difficile da digerirsi. La pernice non dee essçj; mangiata subito

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