LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo I - 1790 copia

XI armonioso , i loro occhj degli oggetti i più . vezzosi , i l loro odorato de i profumi i pi ù s qu i- siti t e d i l loro palato delle vivande l e pi ù d i - licate : mollibus , lambusque fomentis totum la cessitur corpus , & ne nares interim cessent, ribus variis inficitur locus ipse , in quo luxurite paventanùur : i n effetto abbiamo d a loro V us o dalla moltiplicità de i servizi , e l o stabilimento di quei servi , ch e s i chiamano Scalco , Bo t t i- gl iere , Uffiziante ec . ; e singolare i l modo , co l quale essi venivano serviti ; i l Maestro d i Casa era obbligato d ' invigi lare alle spes e del la Ta - vola eh ' erano immense , e servirla ; I o Scalco a trinciare , e ci ò i l pi ù delle volte i n cadenza a suono d i mus i c a; i l Bot t igl iere doveva aver cura de i vini , e servir li ; 1* uffiziante girare i piatti , e l e carni trinciate , ce . e v i erano altri che doveano cacciare l e mosche co n de i grandi ventagli d i penne . Ma i Cuochi sopratutto erano persone im - portanti , ricercate , considerate , e pagat e a pro- porzione de l loro me r i t o, cioè a dire della lo - ro preminenza i n quest' ar t e. V i erano i n Ro - ma de i C u o c h i, a i quali s i pagavano quattro ta - lenti annui d i salario , ch e secondo il calcolo de l Do t t ore Bernard sono d i nostra moneta circa quattromila scudi , onde erano pervenuti al l' au - ge delle ricchezze , e della r iputaz i one. La sola spesa del la Tavola d i Pompeo par- tecipava , dice Tlutarco , de l fasto , de ' ricchi n o v e l l i. Cercava i n essi no n solo l a magnificen- za de l l' apparato , i letti d i porpora , un ' ar - mario guarnito d i vasi preziosi , e tutti risplcn-

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