LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo I - 1790 copia

X II denti d i gioje : m a gl i piaceva ancora i l man - giar bene ; er a amante d i squisite vivande , e de' Beagli del icati , ch e condiva inol tre col la mu - sica , e co l bal lo • D ' altro no p parlavasi i n Roma ch e del la tavola d i Lucu l lo ; Ci cerone , e Pompeo vo l- lero assicurarsene • Avendo lo adunque r i t r ova- to nella pubbl ica piazza g l i dissero ; N o i desi- deriamo d i venire oggi a pranzo co n vo i , m a non vog l i amo ch e c i diate cosa alcuna pi ù de l vostro ordinario . Lucu l lo d a prima se n e scher- ml ,e g l i pregò d i rimettere l a cosa a d u n altra g i or- nata pe r aver tempo d i disporsi a r i c e v e r l i. M a egl ino insistettero,ed andarono immediatamente se - co alla d i lu i casa, e l o guardarono a vista pe r t imore , ch e dess e qualche ordine a suoi dome- st ici . Disse solo con loro permi ss ione, e i n lo - ro presenza a l su o Maestro d i casa , ch e volea pranzare nel la sala d i ^polline , e d ingannò co n questo l a vigi lanza de ' suoi du e convi tati . Im . perciocché ciascuna sala aveva l a su a spesa as - segnata , e dicendo solo a suoi servi in qual sa - la voleva pranzare , faceva loro intendere quan- to s i dovea spendere , e come voleva esser e ser- v i to , O r a l a spesa d i u n pranzo nella sala d i ^polline er a d i cinquanta mi la dramme , cioè di eci mi la scudi d i nostra mone t a. Ci cerone , e Pompeo restarono fuor di modo sorpr e s i, s i pe r ia magnificenza , e splendidezza della tavola , che pe r l a p r on t e z z a, co n cu i fù apparecchiata , e imband i t a. E così Lucu l lo er a solito d i dist in- guer e i l mer i to de* suoi am i c i. Ma r co Ant on io pe r esser e restato contento di

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