LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo I - 1790 copia
XV In tempo di Augusto i Sici l iani aveano pia di riputazione delle altre Naz ioni , ed erano i più eccellenti nel l' arte della Cucina mot ivo per cui in Roma non davansi cene , o trattamenti de- licati che non fossero da essi serviti ; onde ha fatto dire a Gr az io , noe SicuU dapes dulcem eia- borubunt saportm . Non v* è dubbio , che i Romani abbondava- no d' una infinità di prodotti , che noi non ab- biamo , attesoché oltre il Manzo , la Monga- na , il Castrato , 1" Agnel lo , il Capretto , i i Majale , i l J o l li , il Selvaggiume , i ' Erbe , le Uova , i Latti , le fratta , che servivano alle_> loro tavole , come noi serviamo alle nostre : abbondavano più di noi in diversi al tri generi che da Regni soggetti ad essi o a titolo di re- galo , o di tributo , tanto in uccel li rari , e qualche volta sconosciut i, che in Gal l ine di Nu- mi d i a, in Pavoni , ed a l ' ri an ima l i, i quali v i vi eran condotti o per mare , o per terra alla Ca- pitale del Mondo conosciuto . Cneo ^tufidio Lucro col solo mezzo da esso rinvenuto d' ingrassare i Pavoni ne ritraea d'uti- le ogn' anno sessanta mi la sesterzi , che sono di nostra moneti circa due mila s cud i. Marzia- le , il quale ci dà una enumerazione di moltis- simi generi nomina particolarmente il Capret to di l at t e, i l Porchetto di latcc , i Funghi o v o l i, i Beccafichi , i Tar tuf i, l ' An i t ra , la T o r t o r a, i Fegati d' O c a, il G h i r o, il Coni g l io , il Fran- col ino , la Pe r n i c e, la Co l omba , il Rigogolo specie d' uccello del la grandezza del Pappagal- lo , la Catte altro uccello , i l Pavone , il Feni- co?». I. b co-
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