LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo I - 1790 copia

VI sa cosa sia un buono, e sano alimento . Per es- sere eccellente in questa professione senza l im-i ti , e che si estende fin dove giunge una felice immaginazione , non basta saper fare un' ordina- r i o, un p r anz o, o una c e na; bisogna saperlo far bene , mentre' in tutte le professioni vi è i l buono , i l mediocre , ed il cattivo ; ma quel che v 1 è più di male , che ognun suppone di esse - re un Cuoco perfetto , nel tempo stesso che forse ne ignora i pr imi p r i n c i p.i Più un uomo ha talento, c meno ha presunz i one, come si vede col i ' espe- r ienza , essendo 1' amor propr io un terribi le osta- colo a qualunque avanzamento . Ecco una delle ragioni , per cui in Ital ia J' arte del la Cuc ina da due secoli a questa parte è andata sempre più in decadenza . Un Cuoco si crederebbe tacciato d ' i ngno r anz a, se fosse sor- preso leggendo un l ibro , che tratta della sua pro- fessione ; come se u n ' A v v o c a t o, un Me d i c o, un' Archi tet to dovessero vergognarsi di appl icarsi al la lettura di quelle Opere , onde raffinare mag- giormente i ! propr io talento . Chi ha mai pen- sato , che Io studio possa dare un' idea poco van- taggiosa, del me r i t o, e che debba nuocere a l l' abi l i tà, e al sapere di chi vi si applica ? N o i non abbiamo in Italia quei l ungh i, ed assidui l a v o r i, onde colla pratica potersi istruire , né a tutti si presentano quelle occasioni di vedere i l Mo n- d o , e di osservare nei paesi esteri la maniera diversa dalla no s t r a, col la quale preparano , non solo gli al imenti a noi c o g n i t i, ma eziandio quel- li da noi non mai veduti ; di modo che volendo correggere questo difetto del c a s o, non solo b i - so-

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