LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo II - 1790 copia

I l vamente posto al suo l uogo, qualora non dasss impaccio avanti il Padrone , oppure restasse vuo- to ; deve anche v i g i l a r e, che vi sia gent e suffi- ciente a servire la Tavola , non essendovi i n molte Case d' I tal ia i l costume di ammettere la l i v r e a. De ve tenersi a memoria tutto c i ò, che i l Padrone gli ordina tanto alla Tavola , che la_^ mat t ina, quando dal 'Medes imo riceve gli ordi- ni necessari ; onde il tutto vada bene , ed in regola . Deve obbedire sempre ai voleri del Padro- n e , senza mai con t r ad i r g l i, qualora non fosse cosa che potess e recar del pregiudizio , dev e esser sollecito la mattina , stimare , e rispettare tutti di Ca s a, farsi obbedi re, ed amare da Su- balterni , pazientare qualche loro difetto , e_* far sì , che la l ivrea sia esatta nel portare i piat- ti al la Ta v o l a, poiché se sbaglia uno, subito ca- giona qualche ritardo , e questi trattarli sempre con amorevol ezza. Per servire dunque bene un Pranzo , dev e fare apparecchiare la Tavola secondo il numero delle Persone, del le quali i l Padrone glie ne da- rà una nota , farla coprire di una , o due Tova- glie , e farvi porre in mezzo il Desert ben decorato , a l l' intorno del quale vi farà disten- dere de ' pe z zi di corame , e sopra di questi delle belle Salviette damascate ad effetto, che_* versandosi alcuna cosa, non abbia a macchiarsi la Tovagl ia . Quindi vi farà porre le coperte se- condo la quantità delle Persone ; allorché sarà ora di s e r v i r e, porrà due Zuppe alle test e del la Ta-

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