LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo II - 1790 copia

XII l a T a v o l a, ed i vi serberà quei p i a t t i, che-so- no al caso d i. poter r i s e r v i r e, e degli altri ne farà que l l ' uso , che è sol ito praticarsi dal Pa- d r one. L ' Or d i n a r io dunque di una, corte ben re- golata , è lo stabilire tanti piatti i l g i o r n o, se- condo i l numero delle persone di Casa , e di quelle che sono sol i te intervenire , in conse- guenza, quando in tutti formassero i l numero di dieci | o dodici Coperte , deve servire la Tavola di quattro , o sei *4ntrè , due Zuppe , due Rilievi, due uirrosti , e quattro , o sei ^intremè , non compresovi i tondini di Credenza » Questo è T ordinario , che si tiene per lo più da Mini s tir E s t e r i, e case Magnat izie in Ita- l i a, non intendo qui nominare 1' Erfto de Ber- nis,, nella di cui Cuc ina ho servito sono ora dic- ciot to a nn i, e dove ol tre tre grossi Pr anzi la settimana di ventiquattro , o ventotto ointrè , 1' ordinario è sempre di s ed i c i, o venti , senza un numero infinito di Pranzi d ' imp e g n o, so- l i ti darsi in occasione di passaggio di al ti Pe r- sonaggi . Qi iando P ordinario è più grande si serve a pr opo r z i one, ed il simile in occasione di qualun- que straordinario come si è potuto osservare nelle minute de ' Pr anzi di "Primavera t e d'Estate nel &rimo Tomo , e come si potrà rilevare egual- mente in questo per quelle diuturni», e d ' / «- verno . In quanto alle Cene se ne troveranno due alla fine di dette minute d' Inverno sopra le quali eccone una pi cc iola descrizione che potrà servire per tutte le altre * AI-

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=