LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo II - 1790 copia
VI to vada in buon ordine » specialmente ne 'Pran- zi d* impegno. Deve prendere in occasione di detti Pran- zi d ' impegno la gent e necessaria si per la Cu« cina , che per la Cr edenz a, e sopràtutto u n^ Ros t i c c i e r e, e un Past iccière, qualora non vi fossero in Ca s a, e che sappiano il loro mesta- re , come anche un Uomo capace per ai-sisure al la Po t age r i a, senza parlare de ' Suba l t erni. L'Es tate qualunque Pranzo si deve prepa- rare in ventiquattro , o ai sommo trentasei ore , altrimenti sarà un Pranzo poco buono, come qualche volta accade per il caldo della stagione , o per mancanza di gent e che t r avag l i, biso- gnandone più l ' E s t a t e, che l ' I n v e r n o. E ' ve ro che la neve può esser e di molto so l l i evo, ma ve ne vuole di già una buona quantità per ua lavoro di ventiquattro ore , fìguriamonsi poi per trentasei, ovvero quarantotto ! impresa al certo troppo r i schiosa, e questa importa anche della spesa non indi ferente. In fine deve avere quel bel det tagl io, che a un colpo d'occhio sappia conoscere il lavoro che si ha da f a r e, la provvisione che vi biso- gna , il tempo che vi vuole per farlo , e la gente necessaria alla manipulazione . Ma per sa- pere tutto questo bisogna , che chi dirigge sia maestro nella professione . Pur troppo si ve- de per una Tavola di quaranta , o cinquanta C o- perte fare una spesa per una di cento , e qual- che voira di più , e ciò accade non per altro mo- t i vo , eh? per mancanza di prec i s ione, e capacità, in chi Javora, o dirige • De ve
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