LEONARDI - L'apicio moderno - Tomo V - 1790 copia
Moderno. Cap. II. i 8 j Il Calamaio ha di fatti qualche cosa di co. mune col Polipo , o Polpo , e particolarmente colla Seppia, cioè la medesima configurazione nei piedi, nelle gambe lunghe , nel capò, ne- gli occhi, nella bocca, nella lingua , nel con- dotto per lanciare il liquor nero , ed in alcune altre parti interne . In fatti esso si accoppia nello stesso modo ; le femmine vanno in amore nel mese di Ottobr e , e depongono le loro uova in alto mare . Questo pesce non è stato stimato gran co- sa dagli antichi nella Serie degli Alimenti; tal'è il giudizio dello Scoliaste di Aristofane , e di Svida . Questi non pertanto dice , che i Calamai che si pescavano nel Golfo di Ambraeia, erano una delle vivande fredde maggiormente in Roma stimate. Il Calamaio vive di piccioli pesciolini, di squille, ed altri minuti insetti marini. Il mi- gliore è il più picciolo , ma bisogna che non sia pregno . Esso è delicatissimo al gusto , e molto stimato sulle mense , accresce l'appetito, ed è un nutrimento assai buono . Pescasi nell' Inverno , e tutta Primavera, nelle cui stagioni è migliore . La Seppia è inferiore al Calamaio , nul- ladimeno la sua carne è più soda, e di un ot- timo sapore. Il Polpo è assai inferiore ad am- bedue , ed-è il più difficile a digerirsi. La__» loro pesca è nell'Autunno, e Primavera, ben^ che si trovano tutto 1' anno. Cu
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