LURASCHI - IL NUOVO CUOCO MILANESE - 1853 copia
PREFAZIONE Irer quanto siamo tenuti alla natura peri suoi varjprodotti utili alla nostra sussistenza, la loro utilità o sarebbe negletta o troppo scarsa, se Carte non sapesse dar nuove forme alle ma- terie prime da rendercele insieme più comode e più piacevoli. Questa è la differenza che passa tra i popoli selvaggi ed i colti ; che ove i primi fanno uso di poche produzioni della natura* e non conoscono che pochi comodi della vita* i secondi modificando i naturali prodotti sanno Jar uso ancor di quelli che presso i selvaggi restano inutili* e formano di tutti tali combinazioni, deposizioni e composti, che pare che la natura stessa diventi più beila e sia stata più benefica e liberale a pro degli uomini. Questo è l'oggetto di tutte le arti, tolte le quali la natura stessa riuscirebbe pe r noi meno utile e men dilettevole. Che se son valutabili anche quelle arti che perfezionano la natura per quegli oggetti efie meno sono necessarj e piìi estranei alV umana sussistenza, quanto più dovrà valutarsi quell'arte, che ha per oggetto il perfezionare ciò eh* è necessario e indispensabileatla conservazione della vita! Checché sia della macchina animale, Vuomo non potrebbe servirsi per cibo di molti vegetabili ed animali, se dall'art e non. fossero prima preparati e disposti ad essere attenuati e con- cotti nelle prime vie del vigore delle fibre ed attività dei sughi digerenti in modo da formare un chilo atto ad assimiliarsi n quelle particelle che debbono essere o riparate o accresciute per la grande opera delia nutrizione. Di qui è nata Yarte cietìn Cucina, che come le altre arti da tenui e rozzi prìncipi si h andata sempre perfezionando, ed e giunta a quel segno chert tutti è noto, a misura della costituzione del clima e del guSte particolare delle più colte nazioni. Quest'arteconsiste m chimi: a artificiale che imita la naturale nellamatuì azione dei frutti ,.SJ*> come colla combinata proporzione delle parti terree, acquêt* saline e sulfuree conduce la natura i fiori e i frutti ad un tt\l grado di perfezione* di maturità eia cui lisulta il suo colore, odore* sapore^ e così l'arte dei Cuochi, non col calore del sefo e dell'atmosfera*, ma col fuoco or gagliardo* or tento* cornet-
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