MOSTRA VIA LONGOBARDA CON COPERTINA
175 VIA LONGOBARDA TRA VAL PARMA E VAL BAGANZA IL PASSO DEL CIRONE _____________________________ PILASTRO E AROLA L’ hospitale e la pieve Il passo del Cirone è un passo agevole posto a 1255 metri di altitudine e a soli 7 km in linea d'aria a Sud-Est del più noto passo della Cisa. Quest'ultimo è più basso ma da Berceto si deve procedere per oltre 5 km a mezzacosta lungo un versante acclive e solcato da numerosi dirupati canaloni: le opere antiche di taglio del versante danno forse il nome al passo stesso. Fin dall'antichità più remota il passo utilizzato dal percorso naturale che seguiva il crinale displuviale Taro-Baganza era la sella del Valoria (m 1224 di quota), una modestissima selletta posta vicino all'incontro col crinale appenninico principale. Lo scavo archeologico, diretto da Angelo Ghiretti, ha qui messo in luce un'area di offerte votive per propiziare il viaggio ed il ritorno che è da collegare alla via romana Parma-Luni. Il transito risulta attivo tra l'inizio del II secolo a.C. e l'età d'Augusto e, dopo un'interruzione di alcuni secoli che è stata spiegata con l'apertura di un tracciato carrabile per la Cisa, riprende negli ultimi secoli dell'Impero. Il transito nel corso del VI secolo è ancora accertato dalla presenza di alcuni reperti tra i quali, come già ricordato, l'eccezionale presenza di uno sperone di tipo longobardo. Pur non disponendo di documentazione archeologica per il passo del Cirone, va ricordato che questo è ancor più agevolmente raggiungibile dal crinale displuviale Baganza-Parma (via Longobarda). Ovviamente sul versante emiliano, meno acclive di quello lunigianese, può essere raggiunto anche dalla chiesa di San Lorenzo di Bosco/Cirone e direttamente da Bosco attraverso il rilevante nucleo di Costa. L'affresco della Camera d'Oro di Torrechiara ci offre una straordinaria documentazione dei percorsi in questa zona: un cavaliere procede su una via con un piccolo ponte ligneo sul Rio di Cirone, mentre alle spalle del castello di Bosco, verso l'Alpe, vi sono veltri che inseguono cervi e orsi che giocano (pare un riferimento a Monte Orsaro). Il passo del Cirone, intermedio tra i due centri di Bosco e di Pracchiola, presentava anche sul versante lunigianese più possibilità di percorrenza: su una di queste è Ospitaletto (l' hospitale di Piellaburga), un punto di appoggio per viandanti e pellegrini. Sul versante toscano nel corso dei secoli si poteva scendere nell'altissimo corso della Magra fino ad incontrare il proposto tracciato della via romana proveniente dal Valoria e alcune varianti della via Francigena. Di massimo interesse è inoltre la “via Lombarda” studiata da Manfredo Giuliani, che ha 11.1
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