MOSTRA VIA LONGOBARDA CON COPERTINA
181 VIA LONGOBARDA TRA VAL PARMA E VAL BAGANZA OLTRE IL CIRONE _____________________________ LA VIA LOMBARDA Dal Passo del Cirone a Sorano di Filattiera Il nome di una via, l'odonimo, non sempre è stabile nel corso dei secoli e viene registrato in modo occasionale. È il caso della stessa via Emilia, che è detta nel Medioevo strada Claudia, e della notissima via Francigena variamente detta Via di Monte Bardone o Strada/Via Romea nel corso dei secoli. Gli studi di Manfredo Giuliani hanno avviato l'interesse verso quell'antico tracciato lunigianese che puntava sul passo del Cirone prendendo le mosse dalla zona di Filattiera. Non pare trattarsi di una generica denominazione per una via diretta oltre giogo e quindi verso la Lombardia: non viene impiegata in Lunigiana per altre direttrici e sul suo antichissimo retaggio si sono espressi vari studiosi e, da ultimo, anche Tiziano Mannoni, padre della moderna archeologia globale del territorio. È dunque opportuno ricordare che gli scavi archeologici hanno permesso di riscontrare un insediamento fortificato nell'area della Pieve di Sorano di Filattiera e, in posizione di estremo arroccamento nella valle della Capria, il sito di Monte Castello, con una importante fase di utilizzo tra V I e VII secolo che è stata confermata da datazioni radiocarboniche. Il primo sito, dotato di un terrapieno difensivo, corrisponde infatti col Kastron Soreon di una lista geografica di città e castelli rimasti in mano bizantina negli ultimi decenni del VI secolo (ante 603 e quindi prima delle conquiste di re Agilulfo). Era un centro importante che gestiva un proprio territorio (come riaffiorerà secoli dopo coi fines Surianenses estesi in alta e media Lunigiana). Sorano ricompare poi, in età longobarda, nell’anno 754 nell'importantissimo patto (detto di Quierzy o Promissio Carisiaca ) tra il papa e il re dei Franchi Pipino (col figlio Carlo, il futuro imperatore): l'identificazione è certa poiché Sorano è elencato tra Luni e Berceto. La presenza di un importante castrum bizantino-longobardo poco a valle della confluenza tra Capria e Magra rende evidente che i significativi ritrovamenti di Monte Castello sono ad esso collegati e paiono far parte di una chiusa (o clausura della valle) che operava con più punti di controllo ed era evidentemente in origine pensata per bloccare i transiti lungo due importanti direttrici: la vecchia via romana proveniente dalla Cisa- Valoria e la sua “scorciatoia”, ovvero la via proveniente dal Passo del Cirone, che assumerà ben presto, con ogni probabilità, la denominazione di via Longobarda/via Lombarda. 12.1
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