MOSTRA VIA LONGOBARDA CON COPERTINA

85 VIA LONGOBARDA TRA VAL PARMA E VAL BAGANZA PRESIDIO DEL TERRITORIO La Rocca di Torrechiara e il castello scomparso di Tiorre Torrechiara, con la splendida rocca, borgo medievale, badia benedettina e borgo basso cinquecentesco, è uno dei luoghi meglio conosciuti del Parmense. Il toponimo compare per la prima volta in un documento dell'anno 1028 ed è ormai certo che Torcularia deriva dal latino torcular , il torchio a pressione di età romana per pigiare l'uva e, se coltivate in zona, anche le olive. Meno noto è il fatto che la proprietaria di tante terre (ma anche di chiese e castelli) tra Parmense e Piacentino, di cui si parla nel documento del 1028, sia stata identificata in una discendente di Adalberto Atto di Canossa, il bisnonno di Matilde di Canossa. Ildegarda, figlia di Oddone, nell'area di strada di via Longobarda risulta proprietaria di terre a Gaione, Alberi, Vigatto, Panocchia, Arola, Torcularia, Strognano, Castrignano, Beduzzo e (forse) Ravarano. Presenze canossane di grande interesse che si fissano su una specifica discendenza e si affiancano alla presenza del monastero mantovano di San Benedetto Po a San Michele Tiorre. La collina di Torrechiara è posta a controllo della Val Parma e venne fortificata a partire dal Duecento, in parallelo alla progressiva perdita di importanza e al decastellamento di Tuliore (Tiorre), luogo più appartato ma meno difendibile. Tiorre era un centro di rilievo già prima del Mille, fortificato dagli Scorza (ritenuti parenti dei Fieschi di Lavagna) nei primi decenni del Trecento ma già decastellato nel secolo successivo, quando compare la splendida rocca rossiana di Torciara (1448-1460). La via naturale dalla pieve di Arola a quella di Castrignano si sviluppa lungo un crinale agevole e si congiunge a Strognano e a Monte Vetrola di Castrignano con le altre percorrenze collinari. L'affresco della Camera d'Oro di Torrechiara, datato 1460 circa, raffigura non solo i castelli e i nuclei abitati di Pier Maria Rossi, ma anche un tratto di via Longobarda tra Monte Vetrola e Castrignano Castello. È una documentazione visiva, quasi un fermo immagine, unica e straordinaria per il Medioevo italiano. 7.2

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