MOSTRA VIA LONGOBARDA CON COPERTINA

95 VIA LONGOBARDA TRA VAL PARMA E VAL BAGANZA CASTRIGNANO Il castello e la pieve Dalla città di Parma, nell'antichità e nel Medioevo, i confluenti corsi della Baganza e della Parma direzionavano naturalmente alla dorsale appenninica interposta tra i due solchi vallivi. Dorsale che risulta l'unica vicina alla città e al pedecolle ad avere altimetrie prossime e superiori ai 1000 metri (Monte Sporno). Essa è anche agevolmente raggiungibile attraverso i crinali collinari da Felino e Arola e presenta un percorso senza ostacoli fino al crinale appenninico e ai passi posti alla testata e alle sorgenti della Baganza e della Parma. Non può pertanto stupire che gli abitati antichi, a partire da quelli preprotostorici di Monte Vetrola e Castrignano Castello, si siano disposti a quote inferiori (che se possibile si prediligono in genere in tutto l'Appennino settentrionale) ma non a grande distanza dalla agevole percorrenza di crinale. Castrignano Castello è un sito di straordinaria valenza strategica, naturalmente arroccato su tre lati, già occupato nell'Età del Bronzo Finale e del Ferro (aspetto culturale ligure secoli IV- III a.C.). L'evidenza di due nuclei di sepolture di età longobarda ne attesta archeologicamente la funzione di controllo lungo via Longobarda. I Longobardi, poco dopo la conquista di Parma, controllando Castrignano Castello e Pieve di Sasso si erano assicurati i transiti delle vallate appenniniche. La rilevanza di Castrignano è poi confermata dalle vicende dei secoli successivi: sede di una pieve antica e con un estesissimo territorio (da Limido di San Vitale Baganza a Orzale presso Pastorello), di un castello di impostazione trecentesca raffigurato in dettaglio con la via Longobarda e due suoi borghi nella Camera d'Oro di Torrechiara (oggi restano rovine cospicue), e di cinque nuclei abitati di origine medievale (Tabiano, Costa, Fontana, Pozzo e Valle). Valle di Castrignano in particolare risulta ricca di evidenze architettoniche che la rendono uno dei borghi più suggestivi del Parmense. A Castrignano e alla via Longobarda si aveva agevole accesso da Langhirano (sede dell' hospitale di San Giacomo citato nel 1354) e dal vicinissimo Mattaleto (castello e chiesa di San Michele dipendente dal monastero di San Giovanni di Parma). A Mattaleto- Langhirano giungeva anche la via “traversante” da Sant’ Ilario Baganza che permetteva a pellegrini e viandanti di cambiare via, dorsale o vallata e quindi passi appenninici. Langhirano, borgo mercatale sviluppatosi a partire dalla fine del Duecento, era anche punto di guado e nodo di raccordo con la vicina Badia Cavana e con la via del Sale. Quest'ultima si proiettava verso la Val Cedra e il passo del Lagastrello, seguendo il crinale displuviale tra Enza e Parma (da San Michele Cavana - Coste di Urzano a Pieve di Sasso, a Moragnano, a Capriglio, Isola e Rigoso). 7.3

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