Libro cucina del secolo XIV - BO 1863 copia
coso del mondo, e le più ride voli; c tali e tante in somma da disgradarne quel bene- detto Calandrino, e il Carafulla : e, secondo il vezzo degl'ignoranti, a quale vi voglialo scrittura, anche di doti'uomo, che venisse alla luce, costui apponeva, e ne voleva tro- var diletti, e ne diceva le sconcie parole con ognuno, s ora appuntando una virgola, ora trovando un c rovescio, ora un o cor- sivo dove tondo, siccome l u i , esser dovea, e colali altre stucchevoli miserinole, menan- do per ciò tanto scalpore con chiunque s'ab- battesse, eh' e* riusciva piti impronto della tosse. A questa sua prosunzionc e follia ag- giugnevasi per soprappiù una si sfrenata e sudicia e abbominevole c calunniatrice lingua, che egli avrebbe detto corna anche di mes- ser Doineneddio, quando glie ne fosse ve- nuto i l mal talento. Nel contendere, ed anco nel favellare tranquillo e dimestico era si insolente, plebeo e svergognato, che avrebbe vinto un granducale gabellier livornese, e un birro papale. Insomma egli era uno di que' cotali omicell.acci, quasi idrofobi, che, co- noscendosi inetti affatto a ogni buon'opera, ed avendo pure i l ruzzo in capo di volere apparir dotti , s'ingegnan o e brigano di met- tere in iscredilo le fatiche degli studiami,
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