Libro cucina del secolo XIV - BO 1863 copia

XII I una solenne mentita a quel proverbio, che dice: — Gli ultimi a incanutir sono i c. . . .ni .— Onde tra per le suddette ragioni, e perchè egli avea non so quale altra cosa, eh* io non vo' dire, si prolungata , immensa e scon- cia, da potersene fare la cuffia alla testa d' ogni gran toro, veniva dal popolo, per di- spregiò , non Borso Zeminian da S. Ambrosi, ma Borson Birrino i l maldicente, comune- mente appellato. Ora lasciando da una parte queste ed altre simili tacche, e a quel ve- nendo che più importa, dirò, che egli stava compilando, per alfabeto, non so quale suo Operone sugli spropositi di tutti i filologi italiani, forse da Adamo in qua, niuno ec- cettuato (a compiere i l quale, lavorando dì e notte, ci avrebbe spesi bene un otto anni, abborracciando un 6000 pagine, in gran foglio); e già era pervenuto, a quanto egli stesso affermava, alle o co, e gli cre- sceva la materia tra le mani, quando gli avvenne quel eh' io sono per dirvi. Invasat o costui e fradicio nelle storpiature del 300, oltre le quali, come dicemmo, niuna co- sa più conosceva, accadde, che, dovendo egli condursi una volta per certe sue bisogne (forse a cercar fave, di cui andava assai ghiotto) su quel di Pontecchio, diessi attor-

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