Libro cucina del secolo XIV - BO 1863 copia
no per rifornirsi ì f una cavalcatura. E non potendo averne cavallo alcuno che ben gli stesse, stante clic pochi bolognini voteli trai* fuori di quella sua stemperata e maledetta borsa, piena tutta di borra e di fastidio, alla perfine, mettendo in non cale la gelosia che nascere ne potesse e i l pericolo di fare a* calci, pose di torre a fidanza un asino. Mi- sesi dunque per la città dimandando or l'uno or l'altro se avea l'asino da prestargli; e ninno non ritrovondone per domandare che si facesse, accadde, eh' e' venne ad abbat- tersi in una contrada della san Mamolo, dove al sommo della porta d'una bottega stava scritto con tanto di lettere: — Spaccio d'Anisi. — Or ciò vedendo lìorsacchione, e r i - sovvenendosi un tratto, come gli antichi tal- volta, per trasponimelo di sillabe, scambiava- no i l significato d'una parola in quello d'urfal- tra, e che per ciò stesso in luogo di prefetto dicevan perfetto , di imiwin invidia, di prelato periato e col i li altri ciancioni; grosso come era c materiale oltremodo, non ricordandosi punto i l tristanzuolo, che non già nel se- colo XIV, ma nel XIX vivea, s'avvisò trop- po bene, che Anm ed Asini fosse una sola cosa, sicché di presente disse fra sé: Hojo. gnaffe, f i fristolo m'àe dibonnire niente afaln:
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