MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia
litari la si compie in forni ordinari, 0 di munizione, sta bili, adatti ad eseguire fino a 10-12 tornate nelle 24 ore, qualora siano serviti da tre squadre di operai lavoranti a turno, ciascuna per 8 ore. In tali forni da munizione la temperatura si eleva in media oltre a 300° e fino a 350° C. Questi forni regolamentari vennero via via costrutti nei nostri panifici militari secondo le norme tracciate dalla Nota N. 30 del 24 febbraio 1864, inserita a pag. 106 del Giornale Ufficiale Militare, e sono di due tipi, l’ uno grande, l’altro piccolo. I forni del primo tipo sono capaci di 420-430 razioni, ossia di 210-215 pagnotte di gr. 1464 l’una ; i forni del secondo tipo sono capaci di 330-340 ra zioni, ossia 165-170 pagnotte. È bene avvertire che, non appena è compiuta l’ infor- naturà della pasta, si verifica nel forno un notevole ab bassamento di temperatura, sia per il calore che assorbe la pasta per méttersi in equilibrio termico con l’ambiente in cui trovasi, sia per l ’ attiva evaporazione dell’ acqua della medesima che si determina tosto. Dai 350° la tem peratura può scendere ai 150° circa, ma in seguito va rial zando a poco a poco, per la continua irradiazione del ca lore dalle pareti del forno, fino a tornare a circa 210° in torno ai quali si mantiene fino a compiuta cottura del pane. L’amministrazione militare, nell’intento di migliorare la cottura del pane da munizione, mise anche in esperimento1 alcuni forni moderni secondo i più perfezionati sistèmi, che ricorderò qui brevemente. Nel panificio militare di Torino fu primo messo in prova il forno aerotermo Bianchi, il quale, se non fece ottima prova nella cottura delle grosse pagnotte da munizione, perchè non giungeva a cuocerle a suflìcenza nell’interno, riuscì perfettamente per la >cottura della galletta, tanto che fu lungamente adoperato per quest’uso e sarebbe de siderabile che, almeno nei principali panifìci militari del regno, fosse rimesso in onore per questo scopo. Nel panificio di Verona vennero in seguito posti in esperimento due forni, sistema Wieghorst di Amburgo,
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