MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia
_ 232 _ tura artificiale dei vini, ricorderò processi speciali per scoprirle. « La fucsina si riconosce agitando 20 cc. di etere con 5 « di vino al quale siasi prima aggiunta dell’ammoniaca in « leggera eccedenza.' Insellando dell’acido acetico nell’e- « tere decantato, questo si colorirà di rosso che si farà « più vivace lasciando evaporare spontaneamente 1’ etere « ed aggiungendo al residuo qualche goccia di acqua pura. « In questa reazione avviene che l’ammoniaca scompone « la fucsina (cloruro di rosanilina) rendendo libera la ro- « sanilina e formando cloruro d’ammonio ; sebbene la ro- « sanilina dagli autori sia dichiarata insolubile nell’etere, « tuttavia l’esperienza ha dimostrato che una piccola « parte vi si scioglie, specialmente in concomitanza del- « l’ammoniaca. L’aggiunta dell’acido acetico ha per scopo « di salificare nuovamente la rosanilina convertendola in « acetato di color rosso. » Per effettuare questa reazione speditamente Jacquemin e Ritter suggeriscono una speciale buretta a rubinetto che facilita molto la mistione giusta del vino, ammoniaca ed etere, non che la decantazione di quest’ultimo. In quanto' alla cocciniglia ammoniacale si può ricono scere nel vino, sbarazzandolo prima della sostanza colo rante naturale con albume d’uovo che la precipita, e quindi versando 10 o 20 goccie del filtrato di questo vino così trattato in una capsula di porcellana con 250 grammi circa di acqua potabile; la cocciniglia ammoniacale volgerà al violetto in 15 o 20 minuti sotto l’influenza del carbonato di calce dell’acqua. (Qualche vino nuovo però, può dare una reazione consimile). Per chi volesse spingere le ricerche sulla colorazione artificiale di un dato vino fino a scoprire quale delle tante sostanze coloranti adoperate fu impiegata nella frode, offro come ottima guida la tavola seguente:
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