MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia

— 240 — a quantità conosciute di alcool e di acqua, nelle quali av­ vengono contrazioni differenti del liquido, ne deve risul­ tare una diversità in lunghezza delle gradazioni stesse. Come in ogni determinazione areometrica, anche in quelle alcoometriche mediante l’alcoometro centesimale, bisogna tener conto della temperatura del liquido che si saggia, per poter riportare l’osservazione alla tempera­ tura ( + 15° C) cui fu graduato l’istrumento, ed eliminare così la causa d’errore derivante dall’azione del calore sulla densità dei liquidi. A questo scopo serve.la formola del Francoeur: X — D + 0,4 X t nella quale X è il grado di ricchezza alcoolica ricercata ; D il ’grado indicato dall’alcoometro ; t il difetto o l’eccesso di temperatura del liquido sui + 15° cui l’osservazione va riportata, avendo cura di adoprare con difetto di tempe­ ratura il segno + , e con eccesso il segno —; 0,4 un coeffi­ ciente costante di calcolo, sperimentalmente ottenuto, e che il Carles vorrebbe meglio stabilito in 0,3. Così, supposta, per esempio, un’acquavite nella quale l’alcoometro affondi a 56°, ed un termometro immersovi (che talora si trova incluso nell’areometro stesso) accusi la temperatura di -j- 20° C, avremo D = 56, t — 5. Sosti­ tuendo nella formula ai valori algebrici i valori reali avremo : X — 56-0,4 X 5 — 54°. Ossia la ricchezza alcoo­ lica reale dell’acquavite in discorso sarà uguale al 54 °/0 in volume. Per risparmiare il calcolo ad ogni osservazione, possono adoperarsi più opportunamente tavole già calcolate, come quella del Gay-Lussac riportata nella tabella Y dell’Ap­ pendice, che fu già detto servire per la valutazione della ricchezza alcoolica del vino. Questo premesso, potranno classificarsi: Acquaviti deboli quelle che segnano da 38 a 48 Id. comuni » » » » 49 a 57 Id. buone o ricche » » » 58 in più gradi dell’alcoometro centesimale del Gay-Lussac.

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