MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia

— 26 — sani, asciutti, non troppo freddi, col pavimento di tavole sollevate dal suolo, ben aereati e ventilati all’occorrenza, per dare sfogo al vapore acquoso che ne emana. Le varie pagnotte saranno disposte per coltello in appositi scaf­ fali a giorno costrutti secondo il modello 1855 e capaci di permettere l’aereazione abbondante attorno alle mede­ sime. Quivi le pagnotte si raffredderanno gradatamente abbandonando l’umidità fino a non trattenerne più del 36°/0. Questa è la quantità normale di acqua d’idratazione del nostro pane da munizione, la quale resta indipendente dalla freschezza o meno del pane stesso. Trattandosi di dover trasportare pane da munizione per la truppa in campagna, o per altra circostanza, si use­ ranno identiche precauzioni alle sopra ricordate, adope­ rando, tanto per le vie ordinarie, quanto per le ferrovie, carri appositi nei quali i pani non siano ammonticchiati, ma disposti in scaffali, come nei magazzini, affinchè pos­ sano godere il beneficio della ventilazione e continuare a raffreddarsi, gradatamente durante il trasporto, se furono caricati caldi, e restare allo stesso tempo riparati dalla pioggia, dal polverio, dall’azione diretta dai cocenti raggi del sole. Una Nota ministeriale del 4 maggio 1870, inserta a pag: 162 del Giornale Militare Ufficiale, prescrive il modo di costruzione della cassa di questi carri per trasporto di pane da munizione, e dà le norme da seguirsi nel cari­ care il pane stesso. Per la spesa pane poi, in cambio di sacchi, sono adope­ rate reti di corda, appunto per non privare il pane, anche per piccoli tratti di strada, della dovuta aereazione. § 4. — Caratteri del buon pane da munizione. Il pane da munizione cosi preparato deve essere distribuito 16 o 20 ore dopo estratto dal forno, perchè mangiato prima, troppo fresco, non potendosi imbevere abbastanza di saliva, riuscirebbe poco digestibile. Quando sia ben preparato e conservato, può durare inai-

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