MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia
SEZIONE V. V IVERI DI RISERVA § 79. — Razioni di riserva del soldato italiano. Il nostro soldato, come quelli dei meglio ordinati eserciti moderni, è provveduto dei così detti viveri di riserva, allo scopo di guarentirne il sostentamento anche nei giorni più diffi cili della guerra o delle grandi esercitazioni, nei quali si rendano impossibili i regolari approvvigionamenti e la confezione dell’ordinaria razione alimentare. Fino dal 1872 il R. Ministero della Guerra, compreso della necessità di ben regolare quest’importante servizio, con la Nota N° 270, inserta nel Giornale militare ufficiale di quell’anno, pre scriveva che tutti indistintamente i sotto-uffiziali, capo rali e soldati dei reggimenti della fanteria di linea, ber saglieri, cavalleria, dell’artiglieria e del corpo zappatori del genio avessero a ricevere e conservare costantemente e gelosamente nello zaino o nella valigia due razioni vi veri di riserva, per essere consumate in determinate even tualità. Successivamente estendeva questa disposizione an che per le truppe alpine e per le compagnie di sanità e di sussistenza. Ognuna di queste razioni veniva fissata nel modo seguente : Grammi 400 di galletta (in due gallette di grammi 200 l’una riposte e cucite in apposito sacchetto). Grammi 220 di carne in conserva, racchiusa in una sca-
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