MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia
4° I materiali per l’impasto della galletta sono quelli stessi occorrenti per il pane da munizione, meno il sale che ne è escluso, atteso il suo elevato potere igroscopico, il quale esporrebbe questo pane speciale ad inumidirsi ed alterarsi prontamente. L’acqua è impiegata in ragione di 38-42-45 kilogrammi su 100 di farina, a seconda della virtù più o meno assor bente di questa. Il lievito è usato in quantità piccola, ma varia a se conda delle qualità della farina, della stagione in cui si fabbrica la galletta, della temperatura del locale di fabbri cazione, della durata di conservazione che si vuole rag giungere. Tenuto conto di tutte queste circostanze, l’im piego del lievito varierà da Va aH’ 1 ed al massimo all’1 ‘/a per 100 chilogrammi di farina. 5° L’impastamento è eseguito prima a braccia e con i piedi, quindi per mezzo della gramola o stanga, come nella preparazione del pastone per la fabbricazione dei maccheroni, e ciò allo scopo di ottenere una pasta com patta, uniforme, ben liscia ed elastica; infine a mezzo di cilindri dai quali la pasta esce completamente lavorata in falde, dello spessore preciso che dovrà avere la galletta non cotta. 6° Ottenute con la cilindrazione le falde di pasta ora descritte, mediante stampi a mano od a macchina, ven gono tagliate le gallette della forma e dimensioni pre scritte, e perforate ad un tempo dei 36 forellini destinati a facilitarne la cottura, a prevenirne i gonfiamenti, a fa vorirne il disseccamento dopo la cottura, ed anche a fa cilitarne il rammollimento, qualora si debba consumare bagnata entro un liquido, come il brodo, il vino, ecc. 7° La lievitazione della galletta in pasta si effettua lentissimamente, sia per il poco lievito che si adopra, sia per la grande consistenza della pasta. Perchè questa lie vitazione avvenga regolarmente è necessario che la gal letta sia mantenuta a temperatura mite e sempre uni forme, presso i forni, regolarmente disposta sopra appo
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