MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia

zione del grano e della farina, e soprattutto che sieno man­ tenuti con massima nettezza, protetti dai venti caldo-umidi o dalla diretta irradiazione del sole, e guardati da gatti, per sviarne i sorci avidissimi di questo speciale pane de­ stinato alla conservazione. Ultimamente fu consigliata anche per la buona conserva­ zione della galletta l’adozione di scatole di latta o di cas­ sette di legno foderate della stessa materia. Vedremo più sotto come sieno prescritte regolari visite alla galletta conservata nei magazzini militari ed a quella in distribuzione al soldato, appunto nell’intento di poterne prontamente constatare le possibili alterazioni e provve­ dere all’occorrenza. Carne in conserva. § 84. — Nozioni preliminari. Per apprezzar bene l’ot­ timo sistema di conservazione adottato per la carne che il nostro soldato deve portar seco in campagna, occorre accennare ai varii metodi di conservazione della mede­ sima più comunemente usati fin qui. Le fermentazioni sono l ’origine dei fenomeni di altera­ zione, putrefazione e scomposizione finale nei loro prin- cipii elementari, delle sostanze organiche tutte e conse­ guentemente delle sostanze alimentari, e delle carni in specie, che fra quelle sono le più prontamente alterabili. Le condizioni favorevoli ed essenziali ad ogni fermen­ tazione sono : la presenza del corpo fermentescibile ; la presenza del fermento o germe; un certo grado di calore (fra+ 5° e -f- 40°) e di umidità; il concorso dell’aria, o meglio dell’ossigeno. E dimostrato sperimentalmente che escludendo una o più delle condizioni ora dette, ogni processo di fermenta­ zione o putrefazione resta sospeso. Ora, siccome nella conservazione delle sostanze alimen

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