MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia

— 259 — non esclusa l’ultima pei’ la grande produzione americana, potrebbe costituire, unitamente alle farine di semi di le­ guminose (piselli, fagiuoli, lenti, ecc.), delle conserve ali­ mentari adatte a comporre l ’ideale della razione di riserva •del soldato in campagna, le vere e proprie munizioni da bocca, simili per forma e quasi per dimensioni alle mu­ nizioni da fuoco (Kirn). Per convincere soprattutto dell’alto valore nutritivo di questa speciale carne conservata, valga il seguente paral­ lelo fra la composizione della Però una cosa valse molto fin’ ora e varrà sempre ad ostacolare la generale adozione di questa carne conservata come vivere militare di. riserva: il poco gradevole gusto per il quale essa rimane e rimarrà sempre male accetta al soldato. 3° La salagione, altro processo di disidratazione della carne, molto diffuso, con il quale si sostitusce all’acqua il 6-10 °/0 di cloruro di sodio. E applicabile con i migliori risultati alla conservazione delle carni grasse (porco) e delle carni di pesce (baccalà). Questo processo di con­ servazione riesce pure antisettico per la virtù in questo senso che possiede il sale che vi si impiega. Secondo vari igienisti militari, è specialmente tedeschi, l’ideale della conservazione della carne p e r le urgenti con­ tingenze di guerra, sarebbe appunto la pronta salagione ed affumicazione della medesima, capaci di renderla con­ servabile almeno per 20 giorni. La salagione però ha il difetto di spogliare le carni di sostanze nutritive solubili, come le materie estrattive, la creatina, la creatinina, l’albumina, i diversi sali e, per Carne fresca di bue mezzanamente g rassa (König) Polvere di carne dell’America del Sud (König, Stutzer) Sostanze albuminoidi. . 21,0 72,23 5,07 14,18 8,52 Grasso Sali . Acqua 5,5 1,0 72,5

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