MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia

— 276 — « di riserva delle dotazioni dei parchi, depositi, forti ema- « gazzini varii, spetta al Comandante del presidio ordi- « narne la cessione e la consumazione ai corpi di truppa « da esso dipendenti (§ 659). « Avvenendo che, per la grande quantità di derrate esi- « stenti in una piazza e per la forza relativamente limi- « tata del presidio, la consumazione dei viveri di riserva « dovesse protrarsi soverchiamente, il Comandante di pre- « sidio ne riferirà al Comandante del corpo d’armata, il « quale stabilirà che una parte delle derrate venga con- « sumata nei presidii più vicini facendone il riparto tra i « vari corpi in ragione della forza (§ 660). « Salvo i casi indicati nel presente articolo, i viveri di « riserva non possono essere consumati che per ordine del « Ministero, oppure per necessità constatate, cioè quando < la truppa, per circostanze straordinarie, non possa es- « sere provveduta di tutti o parte dei generi componenti « il vitto (§ 661). « In tutte le circostanze nelle quali siano da consumarsi « viveri di riserva, il Comandante del corpo o distacca- « mento, nel regolare la composizione della razione vi- « veri, avrà presente: « a) che solo quando non riesca possibile d’avere nè il « pane nè alcun’altra delle derrate per fare il rancio, potrà « essere consumata, l’intiera razione viveri di riserva, cioè « una scatoletta di carne e due gallette per uomo e per « giorno ; « b) che, mancando nella razione ordinaria la carne, vi « si potrà supplire con una scatoletta di carne in conserva « per ogni due uomini; « c) che alla mancanza del pane potrà esser supplito : « con 532 grammi di galletta, se manca la razione pane or- « dinaria; con 133 grammi, se manca la razione da zuppa; « con 665 grammi, se manca affatto il pane (§ 662). « La carne può essere consumata nello stato in cui si « trova nelle scatolette. Immersa invece per pochi mi- « liuti in un terzo circa di litro d’acqua bollente per ogni

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