MAESTRELLI - Il vitto del soldato - 1886 copia

— 352 — apparecchi chirurgici, che si trovano a far parte del ca­ ricamento degli zaini, dei cofani di ambulanza e dei carri di sanità. Facendo cadere ripetutamente l’acqua impura attraverso a più strati di queste reti, si può giungere ad ottenerne una certa utile depurazione, procurandone so­ prattutto una abbondante e salutare aereazione. Dei sacchetti di flanella, od in mancanza di questa, di un tessuto qualunque di lana spesso e poroso, ripieni di sabbia o di carbone di legna frantumato, o meglio di una miscela dell’uno e dell’altra, possono servire come ottimi filtri di ripiego. Dovendo il soldato dissetarsi con acqua malsana, e non trovando altro sul posto, potrà formare con una grossa manata di erba un lungo cono, posarlo colla base sulla superficie dell’acqua, lasciarcelo qualche tempo e poi r i­ tirandolo capovolto, avere dalla punta del cono uno zam­ pillo sufficiente di acqua assai ben purificata. Anche la sabbia asciutta, gettata sull’acqua, serve a de­ purarla, perchè le materie estranee che vi possono esser sospese vengono trasportate al fondo, come da un filtro mobile che agisse rapidamente dall’alto al basso. Conviene però attingere in seguito l’acqua con molta precauzione per non risollevarne il sedimento. Un ottimo filtro d’ improvvisazione in campagna è anche quello suggerito dalla Istruzione francese (12 sett. 1881), sul modo di correggere l'acqua potabile. « Si mette una « botte sfondata in piedi sopra un cavalletto assai elevato. « Questa botte è forata alla sua parte inferiore da un buco « nel quale viene fissata una cannella che serve di tubo « di scarico. Si riempie la botte a metà di ghiaia di più « in più sottile, e si termina per uno strato di sabbia fina « di fiume. Si può rendere questo apparecchio più attivo « intercalando nello strato di ghiaia un letto di carbone « di legno sminuzzato, o più semplicemente anche la- « sciando nuotare questo carbone nell’acqua da filtrare « che riempie la parte superiore della botte; questa sarà « bene venga munita di un coperchio. »

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