MARINETTI - Cucina futurista - 1932

«C 'è tanta gente, in questo mondo, che può amare forme architettoniche antiche e gustare i l vino moderno (preparato negli ultramoderni sta- bilimenit enologici!) tra le mura di costruzioni a tipo medioevale, o nelle catacombe stranamen- te complicate, rintronanit di selvagge musiche a base di ((jazz-band». Questa gente non pensa affatto che in quelle remote epoche l 'uva si p i- giava coi piedi; o se pure ci pensa, non vi attr-i buisce importanza. Probabilmente non vuol nep- pure ricordare che i fusti in legno di cui intorno trova abbondante decorazione vanno — ahimè! — diminuendo d'importanza nelle cantine nuove che adottano largamente le enormi batterie di vasche in cemento armato a piani multip.l i Ad es. : in uno stabilimento di recente edif-i cazione, presso Roma, su 40 000 ettolitir di ca- pienza, solo 15 000 sono riservait alle botti di legno. Persino le povere botti, seguono l'influsso del modernismo, e dopo avere tentato di ovalizzarsi al massimo, hanno esploso nella costruzione de- gli enormi t ini di 800 ettolitr.i Noi dobbiamo dominare le nostre personali predilezioni artistiche e battere quelle vie più utilitarei e pratico-economiche di propaganda v i- nicola che sembrano rispondent.i A me, col rispetto di tutte le opinioni, sembra che i l vino potrebbe oggi cercare e trovare nel- [105]

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