MARINETTI - Cucina futurista - 1932

ce non avvicinatevi gridò a Marinetit e a Fillìa — non odoratela. Allontanatev.i Avete delle cattive bocche voraci. Me la mangereset tutta, senza fiato. » — Ripresero i l lavoro deliziosamenet pungolati dai lunghi raggi elastici di un'aurora, cirri rossi, t r i lil d'uccelli e scricchioli d'acque legnose di cui scoppiava in br i lil dorati la laccatura verde. Atmosfera inebriante prodiga di forme colori con piani di luci taglienti e levigatissime roton- dità di splendori che i l ronzìo di un aeroplano altissimo torniva melodiosament.e Mani inspirate. Nari aperte per dirigere l ' un- ghia e i l dente. Al le sette nasceva dal maggior forno della cucina la passione delle bionde, alto complesso plastico di pasta sfogliata scolpita a piani degradanit di piramide ognuno dei quali aveva una lieve curva speciale di bocca ventre o fianchi, un suo modo di fluttuare sensualissim,o un sorriso suo di labbra. In alto un cilindro di pasta di grano turco girante su perno, che ve- locizzandosi scapigliava in tutta la camera una massa enorme di zucchero filato d'oro. Ideato da Marinett, irealizzato sotto la sua det- tatura da Giul io Onesti, improvvisatois scultore- cuoco, angosciatissimo e tremante, i l complesso plastico fu da l ui stesso piantato su una gigan- tesca casseruoal di rame rovesciata. Gareggiò subito tanto con la forza dei raggi [13]

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