MARINETTI - Cucina futurista - 1932

solari da inebriarne i l plasmatore che infanti-l mente baciò con la lingua la sua opera. Vennero sformati da Prampol iin e Fillìa : una snella velocità slanciatissimo ec lazo )) di pasta frol la, sintesi di tutte le automobili affamate di curve lontane e una leggerezza di volo che of- friva alle bocche guardanti 29 argente caviglie di donna miste di mozzi di ruote e d'ali d'eliche tutte formate con soffice pasta lievitat.a Con bocche d'antropofagi simpatici, Giuloi Onesti, Marinett, iPrampol iin e Fillìa si ristora- vano lo stomaco di quando in quando con un saporito rottame di statua. Nel silenzio del pomeriggio i l lavoro divenne muscolarmenet accelerato. Masse saporite da tra- sportare. Il torrente del tempo fuggiva loro sotto i piedi in bilico sui ciottoli levigati e tremanti del pensiero. In una pausa, Giuloi Onesti disse : — ec se la Nuova giunge col crepuscolo o con la notte, le offriremo un'aurora artistiac man- giabile veramente inaspettata. Non lavoriamo però per l e i. La sua bocca, per quanto ideale, sarà quella di una qualsiasi convitata. » — Giul io Onesti però manifestava un' inquietu- dine che non rispondeva alla serenità futurisat del suo cervello. Temeva la sopraveniente. Quel- la bocca imminente preoccupava anche i tre fu- turisit al lavoro. L' intuivano e l'assaporavano fra i profumi di vaniglia, di biscotti, di rose viole [14]

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=