MARINETTI - Cucina futurista - 1932
quori: sopra questa miscela, che per gli iniziait deve avere straordinarei virtù appetitive, nata- vano, vaghi e fragi l,i larghi petali di rose. Messi innanzi ad un tale capolavoro di l irica brodisti- ca, i convitati coraggiosamenet tentarono l'esperi- mento della deglutizione; ma più d'uno con evi- dente viltà, rinunciò a condurlo a termine e solo si contentò di trarre dalla scodella una foglia ci rose, di asciugarla col tovagliolo e di riporsela nel portafogli a ricordo del pranzo e a testimo- nianza d'un banchetto da narrare, più tard,i ai nepoti. Fu la terza portata del ce Bue in carlinga y> ov- verosia delle misteriosissime polpette sulal cui composizione indagare non è bello e indagare non giova, adagiate sopra aeroplani di mollica di pane. Be lil i velivol,i meno belle le polpette. In ogni modo questo piatto fu tra i più apprez- zati come quello che offrì a molti degli ospiti i l destro di sfamarsi almeno con del pane che mai come allora apparve un cibo prezioso e divino. Elettricità atmosferiche candite Ed ecco apparire i camerieri con grandi vassoi recanti i l ce servovolatine di prateria y> consistente in un impasto discretamente diabolico dove fette di barbabietoal e fette di arancio facevano co- munella insieme alleate da olio ed aceto e piz- zichi di sale. Mol it dei pranzanti avevano già, a [127]
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