MARINETTI - Cucina futurista - 1932

e gaggie che nel parco e nella cucina la brezza primaveril,e ebbra di scolpire anch'essa, rime- scolava. Nuovo silenzio. Bruscamente un complesso plastico di ciocco- lata e torrone, rappresentanet le forme della no- stalgia e del passato precipitò giù con fragore e inzaccherando tutto di liquide tenebre vischiose. Con calma riprendere la materia. Crocifiggeral sotto chiodi acuti di volontà. Nerv.i Passione. Gioia delle labbra. Tutto i l cielo nelle nar.i Schioccar della lingua. Trattenere i l respiro per non guastare un sapore cesellato. Al le sei del pomeriggio svilupparsi in alto di dolci dune di carne e sabbia verso due grandi occhi di smeraldo in cui si addensava già la notte. Il capolavoro. Aveva per titolo le curve del mondo e i loro segreti. Marinett, iTrampolini e Fillìa, collaborando, vi avevano inoculato i l ma- gnetismo soave delle donne più belle e delle più belle Afriche sognate. La sua architettura obli- qua di curve mol li inseguentisi in cielo nascon- deva la grazia di tutti i piedini femminil in una folta e zuccherina orologeria verde di palme di oasi che meccanicamenet ingranavano i loro ciuffi a ruota dentata. Più sotto si sentiva la garrula felicità dei ruscelil paradisiac.i Era un mangia- bile complesso plastico a motore, perfetto. Prampolini disse: [15] •

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