MARINETTI - Cucina futurista - 1932

polichiacchierìo e quaccherologai delle rane lacu- stri che accompagneranno l'apertura lenta della porta-finestar premuta dagli odori di erbe marce, di vecchi giunchi bruciati, venati di ammoniaca e con un ricordo di acido fenico. Tutit i convitati rivolgono i ventilatori a mano come scudi contro la porta-finestar lacustre. Al lora si spalanca la porta-finestra del serba- toio delie frutta e quattro odori ( il primo di mele, i l secondo di ananas, i l terzo di uva mo- scata e i l quarto di carrubi) si precipitano nella sala divenuta inodore. Sfugge un nitrito al con- vitato neutro, ma subito irrompe dall 'altar porta- finestra il mare con cento guizzi e anguillamenit di odori salini ; con visioni di immensi golfi schiu- mosi e tranquille rade verdi fresche all 'alb.a Guaisce i l convitato neutro : — e c Almeno dodici ostriche e due dita di mar- sala ». Ma la frase viene cancellata insieme col mare e relativa argentea pescheria da prepotenti pro- fumi di rose talmente curvilinie e carnosi che le undici bocche, rimaste fino allora pensose o at- tonite, si mettono a masticare febbrilmenet i l vuoto. Il neutro piagnucoal : — e c Per carità, cuochi bel l,i portateci qual- che cosa da masticare, altrimenit vedremo le brutte bocche dei maschiacci addentare le carni insipide delle cinque nostre amiche)). [167]

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