MARINETTI - Cucina futurista - 1932
pranzo dinamico Nel romanzo ec L'Alcova d'Acciaio » F. T. Ma- rinetti descrive la sua ansietà di sfuggire al l ' ine- vitabile impantanamenot della sensibilità duran- te i l pranzo : ce La sera del primo Giugno 1918 nella barac- ca dei bombardieri piantata spavaldamenet a sghimbescoi sopra una cresta montana di Val d'Astico, si mangiava e beveva allegramente. Le lunghe lunghe forchette rosse del tramonto s' in- trecciavano con le nostre, arrotolando gli spa- ghetti sanguigni e fumanti. Una ventina di uff-i cial ,i tenenti, capitani, colonnello Squilol ni gio- condo e pettoruto a capotavola. Fame da bom- bardieri dopo una giornata di lavoro duro. Si- lenzio religioso di bocche che masticano preghie- re succulente. Teste chine sui piatt.i Ma i più giovani non amano le pause e vogliono ridere, agire. Sanno la mia fantasia feconda in beffe e mi eccitano con occhiate. C'è troppo silenzio a tavola, e i l buon dottore è troppo gravemenet assorto nel rito della pastasciutta. Con quattro bocconi io placo i l mio stomaco; poi mi alzo e brandendo una forchettata di spaghett,i dico ad alta voce: — Per non impantanare la nostra sensibilità, spostamento di due posti a destra, marsc!' [169]
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