MARINETTI - Cucina futurista - 1932
Poi tirando su alla meglio piatt,i bicchier,i pane, coltello, spingo brutalmenet i l mio com- pagno di destra, che a malincuore cede, tira su tutto anche l ui e spinge a destra. I giovani, pron- t i, eseguiscono l'esercizio, ma i l dottore sbuffa, brontola, grida. Lo sollevano di peso. Il piatto di maccheroni gli si rovescia sulla giubba. Crollo di bicchier.i Inondazione di vino. Risate, u r l,i schiamazz.i Tutit spingono i l dottore, lo pigiano come l 'uva. Schizzano le sue urla. Dominando i l tumulto, io comando: — Spostamenot riuscito! Tutit seduti! Ma guai, guai a chi lascia ancora impantanaer la pro- pria sensibilità!... E tu, caro dottore, non d i- menticare che la più alta e preziosa virtù è l ' ela- sticità. Come potrest,i senza elasticità, curare un bubbone, un callo, una sifilide, una otite, o i l rammollimenot di certi superior?i Con elasticità abbiamo abbandonaot il Carso dopo Caporetto, abbiamo riso mentre i l cuore piangeva nella r i- tirata. Come potremo, senza elasticità, schiac- ciare i l passatismo austro-ungaric,o rinnovare i n- tegralmenet l 'Italai dopo la vittoria? T'impongo, caro dottore, d'interrompeer con elasticità futu- rista la tua spanciata passatista! Tutti ridono. Il dottore mi guarda spaventato. Minacciandool burlescament,e impongo: — Per non impantanaer la nostra sensibilità, piatti e bicchieri nelle mani! Giro totale della tavola in corteo! [170]
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