MARINETTI - Cucina futurista - 1932

pranzo di capodanno Ormai l'abitudine ha ucciso la gioia dei cenoni di Capodanno: da molti anni i medesimi ele- menti concorrono ad un'allegrai già troppe volte goduta. Ognuno conosce in anticipo l'ingranag- gio preciso degli avveniment.i Ricordi di famiglia, auguri e previsioni roteano come copie di stampa. Bisogna sfondare l 'abitu- dine per uscire dalla monotonia. Mi l le modi vi sono per rinnovare questo ban- chetto: eccone uno da noi realizzato coi futur - simultaneisit di Roma : Matti,a Be l l,i D ' Av i l,a Pandolfo, Battistell,aVignazia, ecc. A mezzanotte, dopo l ' infinito chiacchieroi del- l'attesa, si annuncia che i l pranzo è pronto. Nelal sala le tavole sono state eliminate e i convitati sono seduti su altrettanet seggiole disposte in fila indiana, una dietro l 'al tr.a Si serve l'immancabiel tacchino che i camerieri distribuiscono in piatit di metallo: i l tacchino è infarcito di mandarini e di salame. Tutti mangiano in un silenzio imposto : i l de- siderio di rumore e di allegria è compresso. Ad un tratto si libera nella sala un tacchino vivo che si dibatte spaventaot tra la sorpresa de- gli uomini e gli stri lil delle donne che non com- prendono questa resurrezione del cibo inghiot- [188]

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