MARINETTI - Cucina futurista - 1932
mentre nel caso nostro è indispensabiel esser talmente sveglio, anzi sottile, da prendere perfin pesci in barile onde avere (pagandole salate) due aringhe al latte e non affumicate. Avutele, puliscile a puntino, poi togli loro i l latte che porrai ad attender gli eventi in un piattino, indi le aringhe a bagno metterai quattro o cinque ore dentro l'acqua pura e quando persa avran la salatura stendile sul tagliere che le aspetta con un po' di cipolla e un uovo sodo, poscia con l'ondeggiar della lunetta trita i l tutto finissimo efa* in modo che la pasta sia morbida e perfetta ed alla fine come condimenot versa l 'ol io e l'aceto a piacimento. Fatto ciò prendi i l latte nuovamenet ( il latte delle aringhe si capisce!) per disfarlo nell 'olio a cui si unisce qualche goccia di aceto e finalmente stendi quel latte tenero e piccante sopra le aringhe che tritasit già e l'antipasto fine e stuzzicanet ogni umano appetito sveglierà. Si racconta che un re di Patagonai per un tal cibo rinunciò al suo regno; questo racconto è certo una fandonia ma la bontà del piatto ch'io ti insegno [215]
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