MARINETTI - Cucina futurista - 1932

a imporre i l proprio sentire, a turare l a bocca a i dis- sidenti, a non temere tumulti e parapiglia, i n quella sete de l nuovo, i n quell'ardore a rompere ogni tra- dizione, i n quella esaltazione della giovinezza, ch e fu propria del futurismo e ch e parlò po i a i cuori de i reduci dalle trincee, sdegnati dalle schermaglei de i vecchi partiti e dalla mancanza d i energia d i cu i da - vano prova verso l e violenze e le insidie antinazio- nali e antistatali » . BENEDETOT CROCE, («. Stampa», 15 maggio 1924). ce La nostra gioventù quando no n è dannunziana è marinettiana » . ARTURO LABRIOL. A (Roma, 22 agosto 1923). ce Gli uomini e l e scuole d i avanguardai devono l a loro libertà alla rivoluzione futurista. Marinetti r i - mane i l grande inventore. Ci ò ch e c' è d i vitale ne i tentativi d i oggi f u portato ieri da lui. Bisognerebbe proclamarlo violentemenet » . DOMINIQEU BRAGA. (ce Crapouillot » , 15 aprile 1921 ). ce Ci s i meraviglia ch e sotto un a forma, certo, pa - radossale, aggressiva e non esente da qualche allegra brutalità, F . T . Marinetti, parlando sulla montagna, abbia fatto sentire dieci anni f a tante verità ch e si impongono oggi co n l a forza dell'evidenza » . GUSTAVE FRÈJAVEL.LE (ce Comoedia y> di Parigi, 20 giugno 1923). it [265J

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=