MARINETTI - Cucina futurista - 1932
ti grida i l suo consenso pieno, assoluto, fanatico, disperato. Benché io non sia, ohimè, i l più giovine del tuo reggimento, ora ti domando, o Marinett, idi portar io la bandiera di quest'ultima tua offen- siva. Pare a me che la rivoluzione alimentare sia la più provvida fra quante mai tu abbia susci- tate. E infatit appare la più difficile. Tu vedi come gli Italian,i toccati nell'epigastrio, già ti si ribellino. Accettano i l tattilism,o le parole in l-i bertà, l ' intonarumor. iMa alla pasta asciutta non rinunciano. Accettano i l pugno, i l salto, i l passo di corsa: però con la sua porzione di spaghetti. Accettano, e intendono, di riavere i l primato nel mondo: disposti, tuttavia, questa priorità a ce- derla per un piatto di maccheron,i come già Esaù per uno di lenticchie. Tu vedi com'è fatta, pur- troppo, questa gente nostra. Capace di r inun- ziare a tutti i comodi, a tutti i vantaggi, e non a un appetito. A h, non credere, Marinett, iche sta- volta la battaglia sia facile! Per ciò domando, appunto, l'onore di servirt.i Ma credi a me : biso- gnerà avere coraggio. I fischi saranno mol t;i la pasta asciutta tornerà in tavola; e noi dovremo, chissà ancora per quanto tempo, predicare a pan- eie piene e a cuori deserti. Non importa. Vinceremo meglio, vincendo tar- d i, come in tutte le buone rivoluzion. i La no- stra, intanto, esprime i l suo verbo, stabilisce la sua legge. Poiché gli Italiani hanno consentito al [40]
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=