MARINETTI - Cucina futurista - 1932
Sembra che la preoccupazione di chi fa cucina sia quella di ingozzare, riempire i l ventricolo come si riempie un sacco, eccitare ed avvelenare con droghe e intrugl, i mentre dovrebbe esser quella di preparare un cibo sano, energico, sa- poroso, piacevole alla vista al tatto al palato, che dia nerbo e sostanza in piccola quantità, che sve- gli la fantasia con immagini di panorami agresti, col profumo di giardini tropicali e faccia sognare senza bisogno di bevande alcooliche. Benedetta sia, dunque, la ventata rinnovatrice e risanatrice nella pesante atmosfera delle cucine d'Italia, be- nedetta la lotta contro la funesta pasta asciutta che con le sue faticose digestioni appesantisce i l corpo e intorpidisce lo spirito. (Badi che io sono napoletano e conosco tutti i nefasti di questo al-i mento). Quando dalle tavole della penisola sarà bandita la pasta asciutta ingombrante e addor- mentatrice, quando la cucina non sarà più i l re- gno di massaie inette e di cuochi ignoranti e av- velenator,i ma diventerà una fucina di sapienti combinazioni chimiche e di sensazioni estetiche, quando si riuscirà a creare e diffondere una ali- mentazione che sappia conciliare nella minor quantità il massimo di potere nutritivo esplosivo dinamico, solo allora la potenza volitiva, la v i- vacità, la fantasia, i l genio creatore della razza avranno i l loro pieno sviluppo. <( Ma la lotta contro la pasta asciutta non ba- sta. E necessario abbattere altri idol,i sgominare [45]
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